Il gioco e' vietato ai minori e puo' causare dipendenza patologica.
| Venerdi' 04/04/2025 |
Il gioco e' vietato ai minori e puo' causare dipendenza patologica.
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| Slot e scommesse, le Regioni propongono riduzione offerta legale | |||
| Fonte: migliorislotsonline.it - 12/11/2024 - Letta 116 volte | |||
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Il prossimo 14 novembre, si terrà una riunione tra rappresentanti del MEF (ministero dell'Economia e delle finanze) e quelli delle commissioni Sanità e affari finanziari della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. In tale occasione, si discuterà in merito a un possibile accordo sul riordino del gioco fisico previsto dalla legge Delega. Durante questo incontro, i rappresentanti delle Regioni, intendono proporre una stretta al gioco legale, riducendo gli esercizi dai proposti 40.000 tra bar e tabacchi a 34.000. Anche i centri scommesse dovrebbero essere ridotti a 8.000 anziché 10.000 così come le sale dedicate che dovrebbero scendere a poco più di 2.000 contro le 5.000 proposte. Stesso discorso vale per gli apparecchi e le Video Lottery Terminal. Per i primi il MEF propone una riduzione dalle attuali circa 250.000 a 200.000, come stabilito dalla legge Finanziaria 2020, secondo le Regioni si deve invece scendere a 180mila. Mentre per i secondi (VLT) le Regioni chiedono un taglio dai 55.000 ai 41.250 apparecchi. Un altro punto centrale della trattativa riguarda i luoghi sensibili. Per il Mef infatti, i luoghi in cui vietare i giochi d’azzardo, sarebbero solo quelli in prossimità gli Istituti scolastici, limitatamente alle scuole secondarie di primo e secondo grado, e le strutture sanitarie che ospitano centri per la cura delle dipendenze da gioco, mente le Regioni chiedono di definire tale divieto anche in prossimità di luoghi di culto, centri per anziani e strutture di aggregazione giovanile. Anche per quanto invece riguarda la distanza dai luoghi sensibili, non c’è accordo. Infatti per il ministero dell'Economia e delle finanze, dovrebbe valere la distinzione tra locali certificati per i quali non varrebbe il distanziometro e non certificati, per le Regioni dovrebbe rimanere una distanza di 150 metri anche per i luoghi certificati, mentre per i non certificati sarebbe di 200 metri. Infine, le Regioni proporranno chiusure più lunghe anche sul fronte degli orari: sei ore - dalle 5 alle 9 e dalle 13 alle 15 - per i negozi certificati, otto ore (5-10 e 13-16) per i non certificati. |
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